Importante passo avanti anche oltreoceano per ICC AOKpass: E’ Singapore la prima autorità nazionale per l’immigrazione che accetta i certificati digitali per i viaggiatori in entrata!
Dopo la conclusione di un accordo di collaborazione con International SOS e la International Chamber of Commerce, il governo di Singapore ha iniziato ad utilizzare AOKpass per verificare lo stato di salute dei viaggiatori in arrivo anche per fini di immigrazione.
Lo scorso dicembre 2020 un cittadino di Singapore di ritorno dal Giappone sul volo 637 della Singapore Airlines ha presentato all’aeroporto di Changi la certificazione digitale dell’esito negativo del test molecolare per il COVID-19.
Dopo il successo dei vari test pilota, tutti i viaggiatori provenienti dalla Malaysia e dall’Indonesia utilizzeranno AOKpass per autenticare digitalmente i risultati dei test molecolari riducendo l’impiego dei certificati cartacei che si sono rivelati anche vulnerabili alle frodi.
All’aeroporto di Changi sono state dedicate delle corsie di immigrazione dedicate esclusivamente ai passeggeri che utilizzano AOKpass e il cui utilizzo è stato esteso anche ad altre credenziali sanitarie necessarie durante i controlli per l’immigrazione all’aeroporto di Changi.
Il passaggio dal certificato cartaceo a quello digitale, anche per l’attraversamento delle frontiere, rappresenta una pietra miliare nella sicurezza dei viaggiatori internazionali, incorporando in un’unica tecnologia la rete di test di laboratorio, compagnie aeree e processi di immigrazione.
Commentando la svolta nel facilitare una sicura ripresa dei viaggi globali, il Segretario Generale di ICC, John Denton, ha affermato:
“Ci auguriamo che il volo 637 della Singapore Airlines segnerà una svolta negli sforzi per ripristinare la mobilità globale nell’era COVID-19. Dopo mesi di test pilota, è chiaro che l’applicazione AOKpass – insieme ai relativi test e protocolli operativi – ha ora raggiunto il livello di maturità necessario per ricevere un’approvazione maggiore. Restiamo impegnati a lavorare con tutti i partner – pubblici e privati – per accelerare lo sviluppo di uno standard globale che sia in grado di assicurare ai governi e ai passeggeri che le rotte di viaggio sono esenti da infezioni. Sarà necessaria un’autentica collaborazione per consentire agli scambi e ai viaggi di fornire il necessario sollievo all’economia reale”
