Mentre si auspica fortemente il raggiungimento di un accordo che consenta di porre fine al conflitto Russia – Ucraina, l’impianto sanzionatorio internazionale (UE, OFAC e GB), attuato con l’intento di non dover rispondere militarmente, non può definirsi chiuso. È dell’8 aprile scorso l’adozione da parte della Ue del quinto pacchetto di sanzioni contro la Russia, che amplia ulteriormente l’elenco di persone e prodotti soggetti a restrizioni.
Le misure restrittive adottate fino ad ora, infatti, si muovono su due direttrici:
- Indicazione di liste di Soggetti (Banche, Privati, Società, Enti. Ecc.) con i quali non è possibile intrattenere alcun tipo di rapporto;
- Restrizioni nel trattare talune merci (estendendo l’obbligo di non operatività a tipologie di merci che precedentemente erano liberamente esportabili o sottoposte a specifiche autorizzazioni).
Pertanto, l’operatività con il Paese Russia non risulta, al momento, totalmente preclusa, ma necessita di maggiore attenzione ed analisi su ogni singola operazione, non dimenticando, per l’aspetto “Soggetti interessati”, anche l’esame della composizione delle compagini sociali.
La Commissione Bancaria di ICC Italia si è riunita per esaminare le diverse tipologie di regolamento bancario di operazioni con la Russia (crediti documentari, garanzie e contro-garanzie) che, a seconda dei casi, possono coinvolgere o meno soggetti inclusi nella lista degli embarghi.
Il documento prodotto vuole avere, non potere dispositivo, ma il solo scopo di raccolta delle fattispecie riscontrate nell’operatività bancaria e delle possibili soluzioni operative da adottare.
Ovviamente è necessario un continuo monitoraggio delle possibili ulteriori disposizioni che potranno essere emanate dalle Autorità, così come un’attenta valutazione delle possibili contromisure adottate dalla Russia in risposta alle succitate sanzioni.