Dopo la pubblicazione del Primo Rapporto del Global Crisis Response Group on Food, Energy and Finance (GCRG) del Segretario Generale delle Nazioni Unite, il Secondo Rapporto del GCRG, evidenzia come gli effetti a catena del conflitto russo-ucraino stiano provocando crisi umanitarie ben oltre la regione. La guerra ha infatti esacerbato una crisi globale, compromettendo vite, mezzi di sostentamento, nonché il raggiungimento degli SDGs entro il 2030.
UN CONTESTO ESTREMAMENTE FRAGILE
In un mondo che si trova ad affrontare le crisi a cascata dovute alla pandemia COVID-19 e al cambiamento climatico, la nuova crisi determinata dalla destabilizzazione nell’Est Europa ha intrappolato la popolazione mondiale in una situazione senza precedenti: gravi shock dei prezzi dei mercati alimentari, energetici e dei fertilizzanti, data la centralità della Federazione Russa e dell’Ucraina in questi mercati, minacciano la sicurezza socio-economica a livello internazionale.
IL TERZO REPORT DEL GLOBAL CRISIS RESPONSE GROUP
Dopo la partenza dal porto di Odessa della prima nave con 26mila tonnellate di grano, avvenuta il 2 agosto in ottemperanza all’accordo mediato dall’ONU lo scorso 22 luglio per l’esportazione di cereali dai porti ucraini, il Terzo Rapporto del GCRG mostra una leggera stabilizzazione del prezzo dei prodotti di base. Tuttavia, esorta ad un cauto ottimismo. Infatti, le perturbazioni del mercato energetico globale generate dal conflitto stanno mettendo i governi di tutto il mondo sotto pressione. L’aumento dei prezzi dell’energia sta accelerando la crisi del costo della vita favorendo un circolo vizioso per cui le famiglie dispongono di risorse economiche limitate, la povertà alimentare ed energetica è in aumento e i disordini sociali in crescita.
L’attuale carenza di fertilizzanti rischia di generare una crisi alimentare globale senza precedenti, milioni di persone rischiano di finire in condizioni di estrema povertà nei prossimi mesi e più di 20 Paesi sono ad alto rischio di default.
LA NECESSITÀ DI POLITICHE EFFICACI E SOSTENIBILI
Il Documento raccomanda ai governi di trovare il modo più efficace per finanziare soluzioni energetiche (i.e. attraverso trasferimenti di denaro, finanziamenti pubblici e politiche ad hoc), sollecitando una transizione verso le energie rinnovabili. Tali soluzioni, in ogni caso, devono garantire la salvaguardia degli impegni assunti dai Paesi nei confronti dell’Accordo di Parigi e dell’Agenda 2030. Ciò richiederà sforzi significativi da parte di tutti gli attori coinvolti. Sono necessarie politiche che affrontino l’emergenza a breve termine, ma che al contempo garantiscano uno sviluppo sostenibile in linea con l’adozione degli SDGs.
In qualità di rappresentante del settore privato mondiale nel GCRG, ICC invita la comunità internazionale a riconoscere e affrontare l’urgenza della situazione attuale. Le prossime riunioni del Gruppo devono infatti essere pienamente sfruttate dai leader globali per raggiungere il giusto mix di politiche volte ad affrontare l’attuale emergenza.
Qui per l’articolo di Parigi “ICC calls for cautious optimism as markets begin to stabilize”
Qui per scaricare il Terzo Report del Global Crisis Response Group