ICC Italia e l’Ufficio comunitario delle varietà vegetali (CPVO) hanno firmato un Protocollo d’intesa che stabilisce le aree di cooperazione relative a questioni rilevanti per favorire attività di interesse reciproco. La cooperazione con il CPVO è fondamentale per il progetto ICC Agri-Food Hubs, in quanto consisterà principalmente in campagne congiunte di advocacy e informazione volte a sensibilizzare l’opinione pubblica sulle politiche e le pratiche rilevanti nel campo della protezione delle varietà vegetali. Essa si concretizzerà anche tramite attività di “scambio di conoscenze”, quali l’organizzazione di webinar, corsi di formazione e workshop volti ad accrescere le competenze tecniche e legali tra le aziende della filiera agroalimentare, con particolare attenzione all’innovazione vegetale e alla proprietà intellettuale, includendo anche ricerca e sviluppo.
“In un momento chiave, caratterizzato da alti livelli di incertezza, per le filiere agroalimentari mondiali, la firma di questo Protocollo d’intesa rappresenta un passo verso una maggiore sicurezza alimentare. La crisi alimentare attuale, così come la minaccia del cambiamento climatico, ci insegnano che la diversificazione – sia geografica che in termini di varietà vegetali – deve essere un principio fondamentale per una maggiore resilienza. Per questo, una sempre maggiore collaborazione, all’interno del settore privato, sulla tutela della proprietà intellettuale in questo ambito si rivela essenziale e fondamentale”, ha affermato Ettore Pietrabissa, Presidente di ICC Italia.
In occasione della firma Memorandum of Understanding (MoU) Francesco Mattina Presidente del Community Plant Variety Office (CPVO) ha dichiarato:
“Il sistema europeo di privativa per ritrovati vegetali, gestito dal CPVO, svolge un ruolo fondamentale nel raggiungimento degli obiettivi dell’UE in materia di Green Deal, nel promuovere l’innovazione e la sostenibilità in Europa e nel sostenere il completamento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite. In qualità di Agenzia dell’Unione Europea, il CPVO deve quindi diventare più proattivo nello spiegare le complessità e i vantaggi della protezione delle varietà vegetali a un maggior numero di industrie e PMI situate nei vari Paesi dell’UE. Questa nuova collaborazione con ICC, che rappresenta a livello istituzionale migliaia di aziende, è stata concepita per raggiungere questo obiettivo”.
Maggiori informazioni sul sito del Community Plant Variety Office (CPVO)