di Salvatore Maccarone
Presidente della Commissione Bancaria ICC Italia
La Commissione Bancaria della Camera di Commercio Internazionale Italia, nonostante il suo nome, non è un organismo che si interessa di sole Banche; essa si occupa infatti globalmente dei temi del Trade Finance e quindi di tutte le operazioni di pagamento e di introito di fondi a regolamento di operazioni commerciali con l’estero.
In questo contesto, l’industria bancaria ha certamente un ruolo fondamentale, ma non è la sola, trattandosi di un fenomeno complesso che coinvolge, in diverse funzioni, una serie di altri soggetti, dal mondo delle Imprese, dal quale l’operazione trae origine e che è destinatario sostanziale dell’attività, a quello dei Trasporti e delle Assicurazioni, oltre agli altri soggetti attivi nella filiera dell’inter¬nazionalizzazione, anche di natura pubblica, quali SACE e SIMEST.
Lo scopo dei lavori della Commissione è quello di facilitare anzitutto l’attività e le operazioni di tutti gli attori dell’interscambio import ed export; le esportazioni sono la linfa vitale dell’economia nazionale, ma esse sono indissolubilmente legate alla importazione di materie prime, delle quali la nostra industria non dispone nella misura necessaria per la produzione dei beni destinati poi ad essere esportati.
Nella sua attività la Commissione ha sempre avuto come obbiettivo anche quello di contribuire alla tranquillità operativa degli operatori economici, specialmente se appartenenti al novero delle medie e piccole imprese, colonna portante del nostro sistema economico, coinvolgendo nei suoi lavori, oltre agli esperti del settore bancario, anche esponenti del mondo delle imprese, utenti naturali del trade finance.
I lavori della Commissione sono inoltre diretti verso la ricerca di meccanismi di composizione dei contrasti e divergenze che possono crearsi tra i vari protagonisti, che, soprattutto in operazioni complesse, possono a volte trovarsi e confrontarsi su posizioni diverse; quest’attività viene svolta anche a livello internazionale, contribuendo alla formazione di posizioni interpretative e di condotta della ICC, alle quali poi si conformano tutti i Paesi aderenti alle Camera di Commercio Internazionale.
Alcune delle attività svolte sono forse poco note, quale ad esempio la partecipa-zione attiva nei consessi internazionali e nei lavori di redazione delle Norme Uniformi della ICC che regolano, a livello mondiale, molte tipologie di operazioni, come le Lettere di Credito, le Garanzie Internazionali, le Operazioni di incasso documentario ed altre ancora.
Rilevante è anche l’impegno nella traduzione italiana delle regole internazionali al fine di renderle maggiormente comprensibili e quindi più facilmente applicabili. Negli ultimi tempi, la Commissione ha inoltre avviato la stesura di “indicazioni operative” per le Imprese, al fine di facilitare il loro dialogo con il mondo bancario per l’emissione di Lettere di Credito all’importazione.
Quest’ultima iniziativa parte dall’assunto, se si vuole semplice, ma sicuramente efficace, che la chiarezza elimina i momenti di tensione e le preoccupazioni suc-cessivi; la piena conoscenza e consapevolezza dell’operazione che si sta impo-stando sono essenziali per la gestione successiva del rapporto.
L’opera di sensibilizzazione che la Commissione ha avviato, e che deve coinvolgere tutti gli attori presenti nel commercio internazionale, contribuisce anche all’avvicinamento e alla collaborazione tra “mondi” che potrebbero apparire a prima vista lontani tra loro per esigenze e finalità, mentre, in realtà, sia il settore bancario, sia quello imprenditoriale, sia quello dei servizi (trasporti/As¬sicurazioni) mirano tutti lo stesso scopo: collaborare assieme per concludere con tranquillità e soddisfazione operazioni anche complesse con controparti estere che possono avere leggi, usi, consuetudini, ordinamenti giuridici e comportamenti anche molto diversi dai nostri.
In questo contesto, le Norme della Camera di Commercio Internazionale, da tempo applicate a livello mondiale, costituiscono una risorsa insostituibile, nell’equilibrio e nella completezza della loro disciplina, in posizione di neutralità rispetto ai molti e spesso assai diversi ordinamenti nazionali.