Per facilitare l’implementazione della normativa esistente in materia di cybersecurity (norme concordate e diritto internazionale), è necessario un quadro di attuazione comune. Si potrebbe pensare a dei “Cyber Development Goals” (CDG) – sul modello degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) – che definirebbero il quadro tecnico, legale e politico nonché i requisiti necessari all’implementazione, oltre ad ispirare l’azione collettiva. I CDG sarebbero uno strumento comune di sviluppo delle capacità a livello di Stato-nazione, basati sull’impegno dei singoli Stati a monitorare e riferire sistematicamente i rispettivi progressi nell’attuazione.
Date le gravi conseguenze degli attacchi informatici su scala globale, le agende politiche sono dominate dai dibattiti sulla sicurezza e sulla protezione nel cyberspazio, sia che si tratti di creare nuove norme e regole in materia e implementare quelle esistenti, sia che si stabiliscano soluzioni efficaci per combattere il cybercrime. Tali dibattiti incoraggiano un approccio globale coesivo volto a frenare le minacce informatiche e migliorare la sicurezza e la stabilità globali.
Il mondo delle imprese ritiene sia fondamentale che la comunità internazionale si unisca per garantire che tali dibattiti portino ad azioni concrete in grado di fermare la tendenza in aumento delle minacce informatiche verso aziende, comunità e governi di tutto il mondo.
Dopo un anno di discussioni preliminari, gli Stati membri delle Nazioni Unite hanno negoziato questo mese a Vienna il testo di una proposta di convenzione internazionale in materia di cybersecurity. Tuttavia, il dibattito è stato caratterizzato da nette divisioni circa la portata di qualsiasi nuovo strumento, e ha fatto emergere persino proposte che potrebbero imporre oneri significativi per il settore privato. Gli interventi della Corte penale internazionale nei negoziati hanno ottenuto un forte sostegno da parte di vari Governi – alcuni di questi citano testualmente le posizioni di ICC nei colloqui. Pertanto, ora che i negoziati entrano in una fase critica, ICC mira a definire il suo impegno con una bozza di convenzione completa che dovrebbe essere presentata nel mese di luglio.
È arrivato il momento di fare un passo avanti nell’attuazione di anni e anni di dibattiti e negoziati diplomatici presso i vari forum internazionali e regionali. L’ICC Issue Brief #2 offre raccomandazioni concrete su come riuscirci, secondo due aree principali:
- promuovere l’attuazione urgente, su larga scala ed efficace delle norme e delle regole esistenti ampiamente concordate per il comportamento degli Stati nel cyberspazio, fissando Obiettivi di Sviluppo Informatico condivisi (CDG); e
- raggiungere un’intesa comune sulla normativa internazionale in materia di criminalità informatica e agevolare la cooperazione.