Con l’adozione dei Principi Guida su Impresa e Diritti Umani (2011), le Nazioni Unite hanno riconosciuto il contributo chiave del mondo del business per rafforzare la tutela dei diritti umani, specie nei mercati emergenti. Peraltro, la realizzazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile sanciti dall’Agenda 2030 dell’ONU non può prescindere dal coinvolgimento diretto delle imprese e da un loro forte impegno nella conduzione di interventi economici responsabili e sostenibili a livello regionale ed internazionale.
Per una più coerente ed efficace attuazione delle indicazioni contenute nelle Linee Guida delle Nazioni Unite a livello domestico, ICC Italia ha partecipato al tavolo tecnico per la redazione del Piano d’Azione Nazionale (PAN) Impresa e Diritti Umani, che è stato presentato il 15 dicembre scorso in occasione del convegno organizzato presso il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale dal Comitato Interministeriale per i Diritti Umani. Il PAN vuole essere uno strumento funzionale per assicurare azioni politiche e legislative coerenti, che attribuiscano una valenza prioritaria alla tutela dei diritti umani e dello sviluppo sostenibile nelle sue tre dimensioni – economica, sociale ed ambientale.
L’Italia è uno dei primi Paesi al mondo a dare attuazione ai Principi Guida delle Nazioni Unite: infatti, solo 9 Stati si sono dotati di un Piano d’Azione Nazionale analogo e, tra i Paesi del G7, soltanto il Regno Unito si è mosso in questa direzione. Con l’intenzione di sfruttare la propria posizione di precursore, il governo italiano promuove iniziative a livello nazionale e regionale per rafforzare, collaborare o sviluppare relazioni industriali tra attori sociali, nonché iniziative multi-stakeholders per una maggiore tutela dei diritti umani nella conduzione delle attività economiche, in specifici settori d’impresa e nell’intero processo produttivo.
ICC Italia sostiene tali iniziative e intende partecipare attivamente al processo di attuazione e applicazione del PAN, promuovendo l’assunzione di impegni di natura volontaria conformi alle prescrizioni ivi contenute e incentivando l’uso di indicatori di qualità, sostenibilità, eguaglianza e genere nelle realtà imprenditoriali di riferimento. Mediante l’elaborazione di strategie operative condivise con gli operatori del mercato, ICC Italia mira a riequilibrare le distorsioni derivanti dal flusso di importazioni ed esportazioni di beni e servizi da Paesi o da imprese che non agiscono in conformità con le norme e gli standard vigenti in materia di diritti umani e contrastare la c.d. “race to the bottom” che danneggia le imprese virtuose.