Dopo la sessione tecnica dedicata alle Official Opinions svoltasi il giorno prima, la riunione plenaria della Commissione Bancaria di ICC del 21 aprile è iniziata con un aggiornamento da parte di Andrew Wilson, Direttore delle Politiche generali di ICC, sull’attività di advocacy svolta da ICC attraverso la partecipazione a vari tavoli internazionali, tra cui quelli delle Nazioni Unite e del G20, contribuendo anche a decisioni strategiche dal punto di vista economico. In ambito UE, tale attività negli ultimi mesi si è concentrata nei confronti della Commissione per cercare di invertire la tendenza relativa all’incremento degli assorbimenti di capitale per le operazioni di TEF (Trade & Export Finance). Su quest’aspetto c’è stato anche l’intervento, nei confronti delle rispettive autorità nazionali, di molti Comitati Nazionali, tra cui ICC Italia, che hanno espresso preoccupazione per gli effetti avversi della revisione del Regolamento europeo sui requisiti di capitale (c.d. CRR3), da parte della Commissione europea, sul trattamento delle attività di Trade Finance, con ricadute soprattutto sulle Piccole e Medie Imprese.
Passando ad aspetti più tecnici è stato offerto un aggiornamento sulle iniziative dei vari Gruppi di lavoro dedicati a specifiche tematiche.
Utilizzo messaggi SWIFT
Louise Taylor-Digby, di SWIFT, ha fornito una panoramica sull’uso dei messaggi Swift nell’ambito del Trade Finance: più di 11.000 Istituzioni connesse, 210 Paesi o territori collegati, 8,4 miliardi di messaggi FIN intermediati, 2 miliardi di miliardi di USD, il valore intermediato relativo al Documentary Trade. I messaggi di categoria 7 (Crediti Documentari e Garanzie) hanno registrato un incremento di circa il 6,7% nel 2021 rispetto al 2020, mentre i messaggi di categoria 4 (Pratiche di incasso documentarie) hanno registrato un incremento di circa l’1,9%. Nel corso del 2020 si è registrato un rilevante uso dei messaggi 798 (quelli scambiati tra Aziende e Banche), segnale importante verso la digitalizzazione globale. Per quanto attiene l’uso delle eUCP nell’ambito dei messaggi 700 si conferma un uso molto limitato, che si attesta sotto l’1%.
Digitalizzazione
David Meynell ha riepilogato le iniziative di ICC in favore della digitalizzazione del TEF – anche nell’ambito della più ampia ICC Digital Standard Initiative -, che hanno prodotto importanti pubblicazioni quali: FinTech Collaboration Guidelines; URDTT Implementation Guide; ICC Uniform Rules for Digital Trade Transactions and the UK Law Commission Report and Bill on Electronic Trade Documents (di imminente rilascio).
Sono state poi presentate delle analisi SWOT sull’utilizzo delle e-rules ICC, evidenziando per ciascuna i punti di forza e criticità.
Con riguardo alle eUCP nei crediti documentari, una riflessione emersa è quella relativa alla incertezza del valore legale della trasferibilità dei documenti negoziabili, prevalentemente la Bill of Lading, un annoso problema che si spera venga presto affrontato e risolto – soprattutto dal punto di vista normativo – , mentre tra le criticità analizzate la più rilevante è parsa quella relativa agli investimenti in tecnologia che il settore bancario dovrà sostenere per il processo di digitalizzazione dei documenti. Si è anche accennato ad eventuali scelte di traghettamento che potrebbero essere effettuate (come ad esempio la dematerializzazione dei documenti, che però forse non risponderebbe a tutte le aspettative del mercato).
In merito alle
eURC, è emersa anche per queste la scarsa applicazione di tali regole agli incassi, ed anche in questo caso la questione relativa ai costi di realizzazione delle piattaforme tecnologiche ed i problemi relativi alla digitalizzazione dei documenti, sembrano ancora estremamente catalizzanti, mentre con riguardo alle
URDTT – il più recente strumento adottato da ICC – vi sono ancora incertezze, da parte di tutti gli attori coinvolti, nella transizione dai documenti cartacei a documenti completamente digitali (anche in relazione alle diverse realtà del mondo).
In proposito, la Commissione si è trovata concorde sulla necessità di una più ampia e capillare attività di informazione e formazione sulle e-Rules, promuovendone l’utilizzo e supportando il processo di digitalizzazione di banche e imprese.