Ad un anno dall’inizio della pandemia di Covid-19 l’equo accesso ai vaccini nel mondo rappresenta ancora una grande sfida.
Nel giugno 2020, UNICEF lanciava l’iniziativa COVAX (Covid-19- Vaccine Global Acces Facility) uno dei tre pilastri portanti dell’ ACTA, Access to Covid-19 Tools Accelerator. La cooperazione globale per accelerare lo sviluppo, la produzione e l’equo accesso ai test per il Covid-19, ai trattamenti farmacologici e all’approvvigionamento dei vaccini. L’obiettivo di COVAX è garantire che ogni Paese abbia accesso ai vaccini contro il Covid-19, prescindendo dal suo potere d’acquisto.
John Denton – Segretario Generale della International Chamber of Commerce – e Henrietta Fore – Direttore Esecutivo di UNICEF – sono chiari. Gli Stati devono sostenere il ruolo di UNICEF come partner della Global COVAX Facility. Unicef potrà potenziare la sua attività di acquisto, trasporto e distribuzione dei vaccini solo se i leader mondiali supereranno il deficit di finanziamento di 659 milioni di dollari.
ECONOMIA ED ACCESSO AI VACCINI
L’articolo redatto da J. Denton e H. Fore fa riferimento ad un recente studio avviato dalla ICC Research Foundation che evidenzia come l’economia globale potrebbe perdere molto più dei 9,2 trilioni di dollari stimati, la metà dei quali ricadrebbe sulle economie avanzate, se i governi falliranno nell’assicurare ai Paesi in via di sviluppo l’accesso ai vaccini per il Covid-19.
“Questo modello di distribuzione è una sfida fondamentale da affrontare per garantire solidarietà e inclusione globale. Se l’impatto iniziale della pandemia ha rivelato un divario tra ricchi e poveri, l’accesso non equo ai vaccini rischia di creare un profondo scisma tra il mondo sviluppato e quello in via di sviluppo“, affermano i leader.
“Nessun Paese supererà gli effetti economici derivanti dalla pandemia fino a quando l’accesso ai vaccini non sarà garantito a tutti. Potremmo ben dire che l’occupazione lavorativa negli U.S.A. non sarà al sicuro fino a quando anche in Thailandia o in Brasile non sarà stato debellato il virus“.
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