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Un bilancio della MC13: la posizione di ICC

Il 2 marzo scorso si è conclusa la 13a Conferenza ministeriale (MC13) dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC), che ha visto impegnati i 164 Stati membri nelle nuove regolamentazioni per il commercio internazionale, oltre che nei settori degli investimenti, dei servizi e della politica industriale e agricola.

John W.H. Denton AO, Segretario Generale di ICC, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

Dobbiamo precisare che il risultato in gran parte deludente di questa conferenza ministeriale non rappresenta un fallimento dell’OMC, bensì un fallimento dei Governi nel raggiungere i compromessi necessari per portare avanti accordi volti a migliorare il commercio e il benessere delle persone. La conclusione più immediata è che ad Abu Dhabi la politica interna di base ha prevalso su un’efficace cooperazione internazionale.

Siamo particolarmente preoccupati per la decisione di non rinnovare esplicitamente la moratoria dell’OMC – in vigore ormai da molti anni – sui dazi doganali sulle trasmissioni elettroniche transfrontaliere. Preservare le protezioni che essa offre fino alla prossima conferenza ministeriale è, sicuramente, una mossa vincente per scongiurare uno scenario di precipizio. Tuttavia, la decisione odierna introduce un grado di incertezza che rischia di frenare gli investimenti in un contesto economico già piuttosto fragile.

L’imposizione di dazi sui flussi di dati non è un mezzo efficace per tassare l’economia digitale. Alla fine, occorre sangue freddo nel riconoscere l’importanza economica e sociale di mantenere Internet libero da qualunque barriera tariffaria.

Sapevamo essere una riunione ministeriale impegnativa, dati gli attriti geopolitici prevalenti e l’elevato numero di Paesi che andranno alle urne nei prossimi mesi. L’inaspettata debolezza dell’intero pacchetto dovrebbe, tuttavia, servire da campanello d’allarme sulla necessità di un dibattito più sfumato e costruttivo sul ruolo del commercio nella società, sia a livello locale che a livello globale. Nessun Paese ha da guadagnare da un sistema commerciale multilaterale indebolito.

Queste le principali decisioni della MC13 in tema di commercio globale:

  1. Dazi sul commercio elettronico
    Nonostante alcuni Paesi, quali India, Indonesia e Sud Africa sollecitassero il diritto dei governi di applicare dazi al trasferimento internazionale di beni digitali, si è scelto di mantenere l’esenzione, seppure in termini di proroga dell’attuale moratoria sino al 2026.
  2. Commercio e sostenibilità ambientale
    Si è acceso un riflettore sulla sostenibilità nel commercio globale. La “Coalizione sul Clima” ha chiesto l’individuazione delle azioni necessarie affinché i ministri possano far avanzare l’agenda su commercio e sostenibilità ambientale.  Nel corso della “Conversazione ministeriale su commercio e ambiente”, si è discusso del ruolo dell’Organizzazione nell’affrontare la triplice crisi globale: cambiamento climatico, perdita di biodiversità e inquinamento.
  3. La guerra all’Ucraina e i suoi effetti sul commercio internazionale
    Nonostante la guerra in Ucraina continui ad avere effetti devastanti sia a livello globale che regionale, i membri dell’OMC hanno accolto con entusiasmo la riapertura da parte dell’Ucraina delle esportazioni di grano attraverso il corridoio del Mar Nero verso i mercati globali. Così come sono state favorevolmente riconosciute le corsie di solidarietà dell’UE recentemente istituite, che hanno consentito l’esportazione ingenti quantitativi di cereali dall’Ucraina verso i mercati globali a partire da maggio 2022.
  4. L’OMC e la sua capacità di contenere le condotte degli stati membri contrarie alle regole del commercio internazionale
    L’OMC si è spesso dimostrata incapace di far fronte a condotte di governi contrarie alle norme che disciplinano il commercio globale, tra cui l’innalzamento di dazi spesso a scopo meramente protezionistico di mercati nazionali. Sebbene non sia stato decisa alcuna riforma del sistema di ricorso, i membri dell’OMC hanno espresso il loro impegno a raggiungere tale obiettivo entro il 2024.
  5. Sostegno ai PVS
    Sono entrati a far parte dell’OMC Comore e Timor Est. Sono state individuate soluzioni volte a garantire flessibilità nell’ambito delle disposizioni sul trattamento speciale e differenziale (SDT), consentendo così ai paesi in via di sviluppo di adattarsi alle norme e ai regolamenti dell’OMC.

“We are urging governments to show the necessary political will to deliver outcomes capable of preserving and strengthening the WTO -- starting with a deal to renew the longstanding moratorium to keep digital transactions free of distortionary tariffs."

John W.H. Denton AO, Segretario Generale di ICC, intervento in apertura dello MC13 Business Forum

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