Una giornata straordinaria che ha visto imprese, professionisti e rappresentanti delle istituzioni uniti in un confronto intenso e stimolante in occasione della terza edizione dell’ICC Italia Arbitration Forum, l’evento di riferimento in Italia nel mondo dell’arbitrato e dell’ADR.
Quest’anno il Forum ha registrato numeri da record, con oltre 200 partecipanti tra imprese e studi legali e più di 60 General Counsel presenti all’ICC Italia Executive Lunch, un momento esclusivo di dialogo con gli Strategic Partner dell’evento.
Dialogo, esperienze e visioni per un arbitrato vicino alle imprese
Ospitato nelle prestigiose Scuderie di Palazzo Altieri grazie all’Associazione Bancaria Italiana, l’evento si è aperto con i saluti della Prof.ssa Barbara De Donno, Segretario Generale di ICC Italia, e di Paolo Muti, Head of EU Institutional Relations di ABI.
Ad aprire i lavori, il keynote speech di Alexander Fessas, Segretario Generale della ICC International Court of Arbitration, che ha offerto una panoramica sul futuro dell’arbitrato e della gestione integrata delle controversie in un contesto economico sempre più complesso e globale.
Tra i momenti più significativi della giornata, lo speech della Prof.ssa Paola Severino durante l’Executive Lunch, che ha condiviso riflessioni e spunti di grande interesse, sottolineando il ruolo di ICC come motore di cooperazione, legalità e dialogo internazionale.
Tre panel per raccontare il futuro dell’arbitrato
I tre panel tematici hanno animato la giornata, affrontando i principali temi dell’arbitrato contemporaneo:
- Efficienza e personalizzazione delle procedure con il panel “Tailor-made and Cost-effective Arbitration: The Role of Early Case Assessment”, moderato da Giacomo Rojas Elgueta (Chiomenti) con gli interventi di Rosanna Grosso (Siemens), Roberto F. Lipari (Dentons) e Georgia Magno (Baker Hughes).
- Gestione delle controversie nel settore costruzioni, moderato da Cecilia Carrara (Legance) con Chiara Capalti, Gaëlle Filhol, Fabio Londero e Rohit Singhal, che hanno condiviso esperienze concrete su strumenti innovativi come DABs, Calderbank offers e partial awards, oltre all’impatto dell’intelligenza artificiale nel prevedere risultati e supportare le decisioni.
- Adattare l’arbitrato alle nuove realtà economiche, con il panel “Adapting Arbitration to Business Realities: What Parties Expect in Non-Traditional Sectors”, moderato da Marco Torsello (ArbLit) e introdotto da Martina Domenicali (Lexroom.ai). Il confronto ha coinvolto Georgia Agù (Azimut|Benetti Group), Andrea Atteritano (Hogan Lovells Italy), Silvia Milanese (Flos B&B Italia Group) e Agostino Nuzzolo (TIM), offrendo prospettive sui settori emergenti come startup, fintech, moda, lusso e telecomunicazioni.
A chiudere i lavori, i Closing Remarks del Prof. Diego Corapi (Sapienza Università di Roma) e della Prof.ssa Barbara De Donno, che hanno sintetizzato i principali spunti emersi e tracciato le prospettive future dell’arbitrato come strumento flessibile, strategico e sempre più vicino alle esigenze del mondo delle imprese.
Un’unica voce per rappresentare le imprese a livello globale
I momenti di networking hanno favorito il dialogo, la condivisione di esperienze e la creazione di nuove sinergie tra i protagonisti della community arbitrale.
La terza edizione dell’ICC Italia Arbitration Forum ha confermato la crescita dell’Associazione e la sua capacità di aggregare un numero sempre maggiore di imprese, professionisti e istituzioni attorno a una visione comune: diventare un’unica voce per rappresentare il mondo del business a livello globale, promuovendo cooperazione, innovazione e sviluppo sostenibile.
Un appuntamento che, grazie alla partecipazione di tutti, cresce di anno in anno, confermandosi punto di incontro privilegiato tra esperienza, innovazione e visione internazionale.