L’International Maritime Bureau (IMB) di ICC lancia un appello per una maggiore vigilanza volta a proteggere gli operatori marittimi dalla crescente ondata di violenza che si trovano ad affrontare in mare aperto.
Il nuovo rapporto sulla pirateria dell’IMB rivela un aumento dei casi di violenza a danno degli equipaggi, nonostante un calo generale del numero di incidenti di pirateria segnalati.
Nella prima metà del 2024 sono stati registrati 60 episodi di pirateria e rapina a mano armata contro navi, in calo rispetto ai 65 incidenti dello stesso periodo del 2023.
“Se da un lato ci rassicura vedere un calo nel numero complessivo degli atti di pirateria denunciati, il preoccupante aumento di incidenti di natura violenta sottolinea la necessità di una maggiore vigilanza da parte della comunità internazionale per garantire la sicurezza di tutti gli operatori marittimi, soprattutto in un momento di estrema incertezza per il trasporto marittimo come questo”. – ha dichiarato il Segretario Generale di ICC John W.H. Denton AO.
Dei 60 incidenti denunciati, 46 navi sono state abbordate, otto hanno segnalato tentativi di attacco, quattro sono state dirottate e su due di esse ci sono stati spari. Gli autori del reato sono riusciti a salire a bordo dell’84% delle navi prese di mira.
Continuano le violenze nei confronti degli equipaggi, con 85 persone prese in ostaggio rispetto alle 36 dello stesso periodo dello scorso anno, 11 persone rapite e due hanno subito minacce. In 34 dei 60 incidenti, sono stati segnalati pistole e coltelli, un aumento preoccupante rispetto allo stesso periodo del 2023.
“Sebbene il calo degli incidenti segnalati sia un dato positivo, resta fondamentale garantire una maggiore e costante cooperazione marittima a livello regionale per la salvaguardia degli operatori marittimi, della navigazione marittima e del commercio globale. Non c’è spazio per l’autocompiacimento”. – queste le parole del Direttore dell’IMB Michael Howlett.
I seafarers sono gli eroi invisibili del commercio globale. Sono fondamentali per preservare la continuità dei flussi di merci. Dare priorità alla sicurezza degli operatori marittimi significa assicurare catene di approvvigionamento più stabili.